[vc_row][vc_column][vc_column_text]GREEN BOND - La rivoluzione green è un processo iniziato da tempo, ma a cui sempre più persono oggi vi sono sensibilizzate. Anche le varie nazioni e organizzazioni di stati cercano di muovere passi in questa direzione. Basti pensare al l’European Green Deal (EGD), come ci ricorda Oliver Camponovo, con il quale l’Europa ha voluto cominciare il 2020. PEr quanto riguarda l’Italia, si sta cominciando a muovere i primi passi verso il pensiero green, prima con l’istituzione del nuovo ministero per la transizione ecologica, adesso con l’emissione del primo green bond.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]I green bond non sono altro che titoli emessi da enti pubblici o società con lo scopo di finanziare progetti ambientali e climatici. Si guarda all'efficienza energetica, a fonti di energia rinnovabile, il trattamento dell’acqua, Le emissioni verdi sono un fenomeno recente e in continua crescita, legata ad una crescita della domanda. Tale crescita non sembra essere legata solamente ad una maggiore sensibilità al tema, ma soprattutto al fatto che, rispetto agli altri titoli di stato, non si dovranno pagare in futuro dei premi.
Ad oggi però non esiste una certificazione globale standard per definire “verde” un determinato bond ma ci sono le linee guida delineate dall’International Capital Market Association (ICMA). In base a questi principi al momento dell’emissione dei del titolo si deve esprimere chiaramente dove andranno i proventi. I progetti che verranno finanziati dovranno essere scelti meticolosamente e rientrare nelle categorie green. Dovrà essere garantita la trasparenza nell’utilizzo del denaro e l’investitore avrà periodicamente la possibilità di consultare un report di aggiornamento con tutte le notizie riguardo alla gestione del progetto e dei proventi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" tutorials="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]I green bond non sono gli unici titoli con un impatto importante per la società. Infatti da alcuni anni hanno preso piede anche i social bond, ovvero le emissioni rivolte allo sviluppo sociale. queste due categorie di obbligazioni hanno trovato un punto di incontro nei sustainable bond, che non sono altro che un mix degli altri due. I green, social e sustainable bond trovano ispirazione per i progetti da finanziare dall’Agenda2030 dell’Onu e ei 17 goals. Per le nazioni c’è l’obbligo di rispettare questi obiettivi, ma non per forza tutti. Ill Mef e il comitato interministeriale ne hanno selezionati sette.
Obiettivo 6: Acqua Pulita e Igiene;
Obiettivo 7: Energia Pulita e Accessibile;
Obiettivo 11: Città e Comunità Sostenibili;
Obiettivo 12: Consumo e Produzione Responsabili;
Obiettivo 13: Agire per il Clima;
Obiettivo 14: Vita Sott’Acqua;
Obiettivo 15: Vita Sulla Terra.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" tutorials="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]A inizio 2021 anche in Italia è stato emesso il primo green bond. Con queste obbligazioni verranno rifinanziate spese effettuate nel biennio 2018/2020 e finanziati nuovi progetti per il 2021 fino ad un massimo di 35 miliardi. Il mef, insieme ad una commissione creata per l’occasione hanno stabilito quali saranno i progetti da finanziare.Davide Iacovoni, capo della direzione del debito pubblico al ministero dell’Economia ha affermato:
“L’Italia finanzierà le spese statali destinate a contribuire alla realizzazione di uno o più fra i seguenti obiettivi ambientali – si legge nel documento –, come delineati dalla tassonomia europea delle attività sostenibili:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici;
- Adattamento ai cambiamenti climatici;
- Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell'ambiente marino;
- Transizione ad un'economia circolare;
- Prevenzione e controllo dell'inquinamento;
- Protezione, miglioramento e ripristino della biodiversità, degli ecosistemi e dei servizi ambientali.
Da segnalare, hanno sottolineato i tecnici del Mef, che il superbonus del 110% non finirà sotto il cappello del BTp green ma del Next Generation Eu.”
[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Per saperne di più sul europan green deal e Oliver Camponovo [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]