CRIPTOVALUTE BLOCKCHAIN SVIZZERA DUBAI - Gli Emirati Arabi Uniti hanno dato il via alla strategia legata al Metaverso. Il governo di Dubai punta, infatti, a creare 40.000 posti di lavoro nel settore del virtuale entro il 2030 e a incentivare le aziende del territorio ad affidarsi sempre più alla tecnologia della Blockchain. Stesso obiettivo che si prefigge anche la confederazione elvetica con la quale è nata una nuova partnership.
È per questo motivo che è nato il patto di collaborazione tra Crypto Oasis di Dubai e la Crypto Valley Association con sede in Svizzera. Le due associazioni hanno infatti stretto un accordo volto a collegare le imprese e promuovere la crescita nel settore blockchain e criptovalute.
Entrambe le associazioni sono state fondate da Ralf Glabischnig, che nel suo percorso imprenditoriale ha cercato di rendere il cantone di Zugo una specie di Silicon Valley del mondo cripto, una "crypto valley". È proprio a Zugo che ha sede la Crypto Valley Association (CVA) che guida la partnership con la controparte degli Emirati Arabi Uniti con sede a Dubai.
La Crypto Valley Association, pur supportata dal Governo di Berna, rimane un’associazione indipendente, che cerca di mettere in comunicazione tra loro start-up e imprese già inserite, o interessate, al settore blockchain e criptovalute. La Crypto Oasis ha un funzionamento molto simile alla controparte Svizzera, ma si concentra maggiormente sul Medio Oriente e riunisce molte più realtà, come aziende, singoli investitori e collezionisti, start-up, istituti di ricerca, fornitori di servizi ed associazioni legate alla pubblica amministrazione.
"Questa alleanza collegherà un mondo blockchain frammentato collegando la Svizzera, che è all'avanguardia della tecnologia dirompente, con il Medio Oriente, che è tutto pronto a diventare il nuovo hub per crypto e blockchain."
Lo ha affermato Faisal Zaidi, co-fondatore di Crypto Oasis che sarà a capo del progetto nel versante di Dubai. La CVA dell’EAU ha già riunito più di 1.100 organizzazioni del posto. L'obiettivo però è quello di arrivare a 1.500 entro la fine del 2022. Più complicate sono invece per la sede svizzera che ci ha messo sei anni per coinvolgere 1000 realtà, ma che spera di poter crescere più velocemente nel futuro prossimo.
La speranza è infatti quella di riuscire a rendere più facile la crescita e l’adozione delle criptovalute e delle blockchain da parte di imprese e start up che potranno condividere conoscenze con altre realtà sparse in più parti del mondo.