Blockchain e sostenibilità: falsi miti e verità

BLOCKCHAIN AMBIENTE - La trasformazione digitale e la ricerca di nuove fonti di energia hanno un costo, per il nostro pianeta. Il sistema blockchain e le sue applicazioni hanno un costo ambientale: si dice che solo il Bitcoin emette 23 tonnellate di CO2 l’anno, quasi quanto lo Sri Lanka; e non si calcolano le altre criptovalute. Per molti altri, l’eccessiva energia utilizzata nel mining dei nuovi sistemi monetari riguardano costi tangibili e contenuti, assolutamente non inquinanti. Vediamo alcuni esempi.

Molto consumo = molto inquinamento?

Secondo alcuni studi l’eccessivo consumo di energia non equivale ad un eccessivo livello di inquinamento: la produzione di CO2 dell’energia elettrica proviene dalla sua produzione e non dal suo consumo. Il miner cerca continuamente di trarre ricompense da ogni nuovo blocco che riesce ad emettere, massimizzando i profitti e riducendo i costi. Avrà quindi bisogno di un prezzo basso della corrente elettrica, cercando produttori di fonti rinnovabili (come centrali idroelettriche) e hardware performanti (vedasi il rincaro prezzi causato dalla crisi del silicio). Molti miner europei e americani hanno stretto accordi con produttori di energie rinnovabili e impatto zero (Alps Blockchain è un’eccellenza italiana nel settore): il Bitcoin definisce un limite minimo del prezzo dell’energia, l’hardware più avanzato ed efficiente riduce i consumi.

Il Bitcoin graverà sull’ambiente?

Un altro mito sul Bitcoin è quello secondo cui l’adozione di massa potrebbe far lievitare tutte le cifre, spingendo verso un inquinamento globale. Da questa idea e da alcuni pacchetti adottati per una economia circolare, alcuni studi conferiscono serenità, confermando che il Bitcoin non necessita di un quantitativo minimo di energia per funzionare: ci sarà sempre un tetto massimo da rispettare, oltre il cui non è possibile andare. L’unico problema potrebbero essere alcune strutture che boosterano le prestazioni, come Lightning Network. 

Per maggiori informazioni e dettagli, l’articolo completo potrà delucidare molti più dubbi e perplessità -> Bitcoin, allarme inquinamento? Un mito, ecco perché.

5 e 6 Giugno il Festival Green&Blue a Milano per imparare a diventare più sostenibili

OLIVER CAMPONOVO FESTIVAL - Un festival per fare il punto sulla sostenibilità ambientale, con iniziative creative per i bambini e ospiti d’eccezione, quali Francesca Michielin, Malika Ayane e Casadilego. Sarà una grande festa e una grande occasione per rivedere le urgenze, spinte dalla guerra in corso, riguardo lo stato della transizione ecologica. Il tutto per la Giornata Mondiale dell’Ambiente che si tiene ogni anno il 5 giugno.

Il programma

I laboratori, che serviranno come esperienze per i più piccoli e per le famiglie, saranno occasioni ludiche intelligenti, come il gioco delle Nazioni Unite, il mondo delle api, laboratori tessili e installazioni artistiche per celebrare il nostro pianeta. Alcune iniziative saranno al teatro Parenti, insieme al patrocinio del comune di Milano.

Gli ospiti d’eccezione

Sul palco centrale vedremo il commissario dell’Unione Europea, Frans Timmermans, la climatologa ucraina Svitlana Krasovka, i Ministri Cingolani, Giovannini e Messa, il direttore generale dell’Agenzia per le energie rinnovabili Francesco La Camera, un concerto intervista con Elisa e la partecipazione di organizzazioni ambientaliste quali Legambiente, WWF, Greenpeace, Symbola e molte altre.

Per leggere l’articolo completo basta cliccare sul link seguente, Tutti a Milano per l'ambiente: il 5 e 6 giugno è il Festival di Green&Blue.

FTIM Eco Tourism Music Live 2022, tra rispetto del territorio e sostenibilità

OLIVER CAMPONOVO ECOTURISMO - Fondazione TIM promuove un festival musicale innovativo, basato sulla cultura dell’innovazione digitale, dell’inclusione e del rispetto del territorio. Il FTIM Ecotourism Music Live sarà l’evento siciliano che si svolgerà dal 21 maggio al 3 settembre 2022, in tre splendide location immerse nella natura.

Un evento unico

Il festival eco-musicale siciliano servirà a promuovere la musica e la cultura del territorio della parte Occidentale dell’isola, tra le città di Palermo, Carini e Terrasini. Si tratta del primo festival musicale in Italia che vedrà diverse live performance di artisti siciliani e non, all’interno di bellezze paesaggistiche. Un grande evento che integra molte delle potenzialità delle nuove tecnologie audio e video. FTIM Ecotourism Music Live prevede un’app per i live streaming ed il pubblico potrà seguire i concerti attraverso cuffie speciali, mentre gli artisti si potranno esibire dentro cupole trasparenti insonorizzate; non mancheranno video mapping con immagini inerenti alla location e all’armonia musicale dei vari artisti.

Le tre magiche location

Le location in cui la gente potrà partecipare e vedere i live sono tre: le grotte dei Puntali di Carini, la Grotta della Molara a Palermo e l’Anfiteatro di Villa a Mare a Terrasini. Tutti siti dalla grande importanza storico-naturalistica, che permetteranno una totale immersione in forma ibrida, tra il rispetto dell’ambiente e l’ascolto di buona musica. Tra gli artisti che parteciperanno: Alessio Bondì, il magico duetto Armetta e Mirti, il catanese Mario Venuti, Angelo Sicurella, Gianni Gebbia e molti altri.

Per maggiori informazioni sulla programmazione, vendita ticket ed accesso agli eventi, basta cliccare il link seguente, FTIM Ecotourism Music Live.

Solar Water Farm, in Kenya una soluzione per il global warming

OLIVER CAMPONOVO GLOBAL WARMING - Il rivoluzionario sistema di desalinizzazione dell’acqua di mare, costruito in Kenya, potrebbe risolvere gran parte dei problemi riguardanti il global warming. Solar Water Farm è il primo impianto montato nella città di Kiunga, e funziona tramite pannelli fotovoltaici e batterie Tesla, senza consumare molta energia elettrica. Consente alle popolazioni della città di avere accesso all’acqua potabile, in modo sicuro. Che sia la chiave per contrastare il riscaldamento globale e fare fronte alle richieste dell’Ue?

Una convenzione contro la desertificazione

La Convenzione contro la desertificazione, (United Nations Convention to Combat Desertification, UNCCD) è un organismo dell’ONU che si occupa di contrastare il fenomeno della desertificazione in diversi paesi del mondo. La sua azione è poliedrica, in quanto cerca di trovare, in generale, come dice la convenzione, di utilizzare approcci democratici tra le comunità delle aree interessate, alimentare la partecipazione popolare fornendo strumenti necessari per un processo, purtroppo, già irreversibile in alcuni paesi come l’Africa, integrare i programmi d’azione con le politiche per lo sviluppo sostenibile. Oltre alcune regioni del continente africano ci sono: Asia, l’Europa Orientale e Centrale, l’America Latina e i Caraibi.

Un impianto economico e innovativo

Il Solar Water Farm è una struttura dal costo veramente irrisorio (500 mila dollari) ed è stato costruito in trenta giorni. I pannelli solari fotovoltaici e le batterie Tesla permettono di togliere il sale dall’acqua marina, rendendo disponibile l’acqua in quel territorio arido, consentendo l’accesso immediato all’acqua potabile alla popolazione di Kiunga, che impiega in media un’ora a piedi solo per poter attingere dall’unico pozzo della zona. L’innovativo sistema è stato costruito per garantire una produzione di 50 mila litri d’acqua giornalieri. Speriamo possa essere utilizzato anche in altre parti del mondo, quelle regioni che soffrono da molti anni a causa della crisi idrica e dei deserti che prendono piede. 

Per approfondimenti, leggere l’articolo completo disponibile qui, In Kenya il primo impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare a pannelli solari.

L’UE presenta un nuovo pacchetto per l’economia circolare

OLIVER CAMPONOVO ECONOMIA CIRCOLARE - La commissione europea ha proposto un regolamento sulla progettazione ecocompatibile, nuovi requisiti per rendere alcuni prodotti sostenibili ancora più durevoli, affidabili e facili da mantenere. Verrà introdotto anche l’obbligo di un passaporto digitale che agevolerà la tracciabilità di alcune sostanze, all’interno della catena di riciclaggio. Il nuovo quadro potrà fare risparmiare 132 milioni di tep di energia, entro il 2030.

B-Corp e riciclo

Oliver Camponovo, il noto analista finanziario e investitore, aveva proposto, all’interno di un suo articolo, il nuovo modello di business eco-green delle aziende B-Corp. La B-Lab Certification premia quelle aziende che vogliono rinnovare gli standard dell’economia circolare e sull’impatto ambientale. Le aziende sono aumentate durante il periodo della pandemia di covid-19 e andranno ad aumentare durante i prossimi anni.

LEGGI ANCHE -> Riciclo: Le sfide delle aziende B-Corp

Una terza proposta sui diritti dei consumatori

Le proposte della Commissione Europea, che verranno discusse in Consiglio e in Parlamento, riguarderanno anche alcune modifiche sui diritti dei consumatori. L’obiettivo è quello di informare i consumatori sulla durabilità e riparabilità dei prodotti e sulle pratiche commerciali sleali, in modo da migliorare qualsiasi informazione sull’impatto ambientale dei materiali. Tra le nuove proposte anche un quadro per gli ambienti edificati nel campo della sostenibilità e del clima.

Per maggiori approfondimenti leggere l’articolo completo, cliccando sul link seguente, Economia circolare: il pacchetto UE, dai tessili all’eco-design.

Riciclo: Le sfide delle aziende B-Corp

L’ente no profit della Pennsylvania, B-Lab, ha ideato e creato una certificazione considerata oggi molto importante. Molte imprese che vogliono combattere il capitalismo, superandone i limiti dettati dalle società moderne, possono ricevere la certificazione B-Corp, ossia il nuovo modello di business che premia diversi standard eco-green, con un livello (misurato) sull’impatto ambientale e sociale. In Italia molte aziende possiedono una B-Lab Certification: aziende che si occupano di marketing e comunicazione, energia, manifattura, edilizia e salute.

Perchè diventare B-Corp

Entrare a far parte delle aziende certificate B-Corp permette di accedere a diversi vantaggi: rafforzare il brand sul mercato, ispirare nuovi stakeholders, ridurre i costi aumentandone i guadagni e promuovere diversi valori, portati avanti negli anni. In Italia, nel 2013, Nativa è stata la prima Società Benefit a fare parte delle B-Corp. Oggi se ne contano più di 80 e più di 300 società benefit. Nel mondo ci sono più di 3.500 aziende in 60 paesi.

Gli ultimi dati

Nel 2020, in piena pandemia Covid-19, le B-Corp hanno retto al colpo inflitto dalla crisi. C’è stato un aumento di fatturato e nuove assunzioni. I numeri parlano da soli:

Solo in Europa ci sono state 1400 aziende in più. Un business sostenibile è il paradigma corretto per risolvere i problemi ambientali di cui il nostro mondo, purtroppo, ancora oggi, soffre. La strada è lunga ma la determinazione è ben salda.

Per avere maggiori informazioni riguardanti le B-Corp in Italia e nel Mondo, è possibile leggere la brochure completa 2021, cliccando sul link seguente, Cambiare il mondo

è un’impresa possibile. Il primo report delle B Corp italiane.

L’Italia è prima nel rapporto Ue-regioni del riciclaggio rifiuti

Il rapporto della Commissione Europea sulla Coesione afferma che l’Italia è prima in Europa, riguardo al trattamento di riciclo dei rifiuti. Seguono Germania, Regno Unito e Francia. Il Bel Paese ricicla il 79% dei rifiuti raccolti ed è leggermente in crescita sull’utilizzo di materiali riciclati (+11%).

Una rimonta faticosa

Le stime Eurostat dell’anno scorso facevano notare come l’Italia stesse aumentando le proprie risorse, per migliorare le proprie capacità sul riciclo dei rifiuti. Fino al 2021 l’Italia è stata seconda in Europa per incremento di materiali recuperati e riusati. Per fortuna l’abitudine della raccolta differenziata è entrata, lentamente, nelle abitudini degli italiani, così come i viaggi sostenibili ed eco-friendly.

Le altre nazioni

Tra le altre nazioni dell’Unione Europea troviamo il Belgio, col 79% di rifiuti riciclati e il 77% di quelli trattati. Paesi come la Bulgaria e la Romania hanno percentuali molto più basse: il 3% dei rifiuti trattati dopo il riciclaggio. Il nostro paese, in realtà, è in fase di crescita già dal lontano 2010, dove ha avuto un incremento del 6% annuo. Il tasso di utilizzo del materiale circolare ha riscontrato tassi di riciclo maggiori, considerando anche i materiali non riciclabili. All’interno dell’economia circolare, l’Italia è aumentata nella produzione, nel consumo e nella gestione dei rifiuti.

Maggior informazioni all’interno dell’articolo Prima in Europa per il riciclo di rifiuti: l’Italia in testa alla classifica con il 79%.

L’omessa presentazione del quadro RW non è riciclaggio. Lo dice la Corte di Cassazione

All’interno della sentenza n. 19849 dello scorso maggio 2021, si dice che l’omessa presentazione del quadro RW non può essere considerata, da sola, reato di riciclaggio. Lo dice la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione. Sono necessari molti più elementi per affermare l’esistenza della certezza del reato fiscale.

Reato di riciclaggio: in cosa consiste

La spiegazione del reato di riciclaggio è scritta all’interno dell’articolo 648-bis del Codice penale il quale prevede che: “Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo; ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro 5.000 a euro 25.000. La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell’esercizio di un’attività professionale. La pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni. Si applica l’ultimo comma dell’articolo 648”.

LEGGI ANCHE ---> Il boom delle criptovalute sale a quota 3mila miliardi. Per gli analisti di CoinGeko e Swissquote è record.

L’episodio dei due coniugi italiani

L’episodio si riferisce ad un fatto realmente accaduto: due coniugi italiani custodivano una provvista finanziaria su conti correnti di una banca svizzera: dopo un primo trasferimento in una banca sanmarinese e dopo un secondo trasferimento in un conto dello stesso istituto di credito sanmarinese, nuovamente intestato ai due coniugi, il Collegio ha ricostruito il presunto percorso “ad ostacoli”. Lo scopo era quello di ostacolare la provenienza del denaro; da qui l’illecito fiscale, senza, inoltre, aver mai presentato il quadro RW della dichiarazione. Da qui il ricorso per cassazione del reo, dove si affermerà che il reato non sussiste.

Per conoscere nel dettaglio il fatto completo, basta cliccare sul link seguente, Per il riciclaggio non basta l’omessa presentazione del quadro RW.

Il boom delle criptovalute sale a quota 3mila miliardi. Per gli analisti di CoinGeko e Swissquote è record

Per la prima volta, nella storia delle criptovalute, il valore di mercato raggiunge i 3.007 miliardi di dollari, a causa dei forti rialzi di queste valute. Gli analisti di CoinGecko, che monitorano più di 10.000 criptovalute, affermano che gli investitori europei ed americani puntano a proteggersi dall’inflazione.

Record per Bitcoin ed Ethereum, altri in discesa

Lo storico Bitcoin, nato nel 2009 e che rappresenta, ad oggi, poco meno della metà dell’intero mercato, ha raggiunto una cifra record di 66.360 dollari (+6,4%), mentre Ethereum (che sarebbe nata quattro anni dopo), la seconda criptovaluta più importante, aumenta a 4.722 dollari (+2,8%). Tra le più piccole scendono Solana, in calo a 243 dollari e Binance Coin, in discesa a 642 dollari. La corsa al riparo dall’inflazione potrebbe però portare ad una bolla come internet nel 2000, secondo gli analisti di Swissquote.

Aumenta l’interesse per la DeFi

La DeFi, o finanza decentralizzata, è la nuova tendenza all’interno del mercato delle criptovalute. Essa non utilizza intermediari finanziari ma contratti intelligenti che dovrebbero fornire maggiore sicurezza e transazioni più economiche. La maggior parte dei grandi servizi DeFi (circa il 90%) utilizza la rete Ethereum, canale preferito anche per gli NFT. Il valore di mercato della DeFi è andato aumentando sempre più e, al 2020, è quello di 100miliardi di dollari. 

Per maggiori informazioni ed approfondimenti riguardo l’aumento del valore delle criptovalute basta cliccare sul link di seguito, Criptovalute, il giro d’affari supera i 3mila miliardi. Spinta dalla finanza “tradizionale”.

Gli NFT spopolano nel mercato: ci si aggiunge anche quello del vino

Gli NFT stanno spopolando in moltissimi settori, da quello riguardante l’arte a quello del gaming e lo sport, rappresentando un gigantesco potenziale di investimento. Il mondo del vino è tra le new entry nel settore e 900wine, brand di Valdobbiadene, è tra le prime aziende italiane ad utilizzare gli NFT per bottiglie in edizione limitata.

Perchè puntare agli NFT

I “Non-fungible token” fanno parte del mondo delle criptovalute e rappresentano un vero e proprio certificato di autenticità. Il sistema utilizzato, ovviamente, è quello blockchain. L'acquirente dell’NFT possiederà così un bene che potrà aumentare nel tempo. Tra le criptovalute più famose, quali Bitcoin ed Ethereum, che hanno una capitalizzazione di mercato enorme, gli NFT sono quelli che presentano un prezzo iniziale di quotazione piuttosto basso, rappresentando un incredibile investimento a breve termine.

Anche il vino si digitalizza

L’azienda 900wine è tra le prime in Italia ad utilizzare i token non riscattabili: tramite l’acquisto di una bottiglia in edizione limitata, l’acquirente potrà riscattare un’opera d’arte digitale inedita, ispirata al Grand Cuvée Premium, dal valore di € 900,00. “Il progetto NFT - ci spiega il co-fondatore Andrea Tommaso d’Aietti - nasce dal desiderio di portare per primi nel mondo del vino il fenomeno digitale che sta dilagando in tutto il mondo”.

Per leggere l’articolo completo basta cliccare sul link seguente, Anche il vino utilizza gli NFT: 900wine pensa al futuro.