Gli NFT spopolano nel mercato: ci si aggiunge anche quello del vino

Gli NFT stanno spopolando in moltissimi settori, da quello riguardante l’arte a quello del gaming e lo sport, rappresentando un gigantesco potenziale di investimento. Il mondo del vino è tra le new entry nel settore e 900wine, brand di Valdobbiadene, è tra le prime aziende italiane ad utilizzare gli NFT per bottiglie in edizione limitata.

Perchè puntare agli NFT

I “Non-fungible token” fanno parte del mondo delle criptovalute e rappresentano un vero e proprio certificato di autenticità. Il sistema utilizzato, ovviamente, è quello blockchain. L'acquirente dell’NFT possiederà così un bene che potrà aumentare nel tempo. Tra le criptovalute più famose, quali Bitcoin ed Ethereum, che hanno una capitalizzazione di mercato enorme, gli NFT sono quelli che presentano un prezzo iniziale di quotazione piuttosto basso, rappresentando un incredibile investimento a breve termine.

Anche il vino si digitalizza

L’azienda 900wine è tra le prime in Italia ad utilizzare i token non riscattabili: tramite l’acquisto di una bottiglia in edizione limitata, l’acquirente potrà riscattare un’opera d’arte digitale inedita, ispirata al Grand Cuvée Premium, dal valore di € 900,00. “Il progetto NFT - ci spiega il co-fondatore Andrea Tommaso d’Aietti - nasce dal desiderio di portare per primi nel mondo del vino il fenomeno digitale che sta dilagando in tutto il mondo”.

Per leggere l’articolo completo basta cliccare sul link seguente, Anche il vino utilizza gli NFT: 900wine pensa al futuro.

Criptoarte, La prima guida su arte e blockchain

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OLIVER CAMPONOVO BLOCKCHAIN CRIPTOARTE - Nel periodo attuale la blockchain sta confermandosi in sempre più settori. Questo perché si dimostra uno strumento estremamente affidabile per garantire la sicurezza di transazioni digitali. E come sempre accade per un argomento noto e complesso, compaiono i primi scritti che lo trattano come una vera e propria materia di studio. Ecco il caso della criptoarte, il sistema per cui opere d’arte digitali sono legate alla blockchain per essere vendute come articoli unici. Anche Oliver Camponovo è interessato al nuovo libro.

 

 

La nuova guida in italiano

 

“CriptoArte. Mercato dei NFT, tecnologia, regole e rischi” è il nuovo libro in formato ebook pubblicato sul portale Strategodigital.com. Si concentra principalmente sul metodo con cui l’arte digitale è commercializzata, ovvero gli NFT (Non Fungible Token). Così facendo esiste finalmente il primo libro italiano che possa informare sulla criptoarte e i meriti della blockchain.

Sì, perché l’arte digitale e i suoi meccanismi di compravendita sono basati sulla blockchain. Gli NFT sono legati alla tecnologia dei registri distribuiti in modo tale che ognuno di essi sia unico, non replicabile e protetto da attacchi esterni.

Questa guida è sicuramente in grado di contribuire alla consapevolezza della criptoarte in Italia, grazie alla sua spiegazione passo per passo. Dagli esperti ai neofiti, questo libro potrebbe aiutare moltissimo la conoscenza su blockchain, criptoarte e NFT.

 

NFT e criptoarte oggi

 

Gli NFT stanno dimostrando un altissimo potenziale di crescita nel mercato digitale. Infatti è molto utile fare un punto della situazione, dato che i suoi sviluppi sono molti e anche frequenti. Iniziamo da ciò che rappresentano adesso i token appoggiati alla blockchain.

L’apice più recente raggiunto dall’arte digitale è stato la vendita di “Everydays: the first 5.000 days” di Beeple: ben 69 milioni di dollari. Da quel momento è iniziato il boom: la blockchain per gli NFT ha permesso la vendita da parte di molti designer, registi e musicisti.

A oggi, la blockchain in Italia rappresenta ancora un settore di nicchia, per quanto essa cresca di giorno in giorno. Però, giorno dopo giorno, escono fuori notizie e occasioni che rendono gli esperti di criptovalute, come Oliver Camponovo, sempre più motivati.

 

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Dogecoin, volume di scambi vicino al miliardo

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OLIVER CAMPONOVO DOGECOIN CRIPTOVALUTE - Sembra che non ci sia più niente per cui sorprendersi per quanto riguarda le criptovalute. Eppure, ogni giorno abbiamo qualche sorpresa inaspettata, un nuovo record, un altro personaggio influente che fa notizia. Oggi è il turno delle cifre da capogiro: i Dogecoin, la criptomoneta nata per scherzo, ha raggiunto un volume di scambio giornaliero incredibile. Questo spiega perché Oliver Camponovo, esperto di finanza e criptovalute, si dimostra così incuriosito a riguardo.

 

 

I volumi di Dogecoin negli ultimi 6 mesi

 

La cosiddetta “memecoin” - in quanto contiene l’immagine di un cane usata come meme - è una delle più in voga del 2021. E pensare che, all’inizio dell’anno, un Dogecoin valeva 0,004$, ovvero meno della metà di un centesimo di dollaro!

Nonostante ciò, la sua corsa è stata inarrestabile. Merito anche del filantropico CEO Elon Musk, il quale non ha mai smesso di parlarne (e far parlare di sé). Solo a febbraio, il suo valore era aumentato del 50%, e nel primo trimestre del 2021 il volume di scambi giornaliero ha raggiunto ben 74 milioni di dollari.

Arrivati alla fine del secondo trimestre, sono arrivate le analisi redatte da Coinbase e riportate da Business Insider. Tra aprile e giugno, i Dogecoin sono letteralmente decollati verso cifre inimmaginabili: il volume di scambio giornaliero è aumentato del 1.250%. Questo significa che il valore ha raggiunto i 995 milioni di dollari al giorno.

 

Dogecoin e l’instabilità delle criptovalute

 

Per quanto il risultato sia strabiliante, è anche vero che i Dogecoin hanno una certa instabilità. Infatti, per quanto questa caratteristica sia comune a tutte le criptovalute, i memecoin altalenanti in una misura completamente diversa.

A dimostrazione di questo, il prezzo massimo dei Dogecoin non è durato molto: da 0,731$ sono crollati a 0,181$ in poco tempo. Questo è dovuto anche all’attenzione mediatica che stanno ricevendo, che si dimostra sia vantaggiosa che controproducente. Le affermazioni e le iniziative di Elon Musk, ad esempio, bastano da sole a determinare aumenti e crolli del valore quotidiano.

Sicuramente i Dogecoin rappresentano una scommessa difficile da interpretare. D’altro canto, dati alla mano, sono anche una delle criptovalute più proficue degli ultimi tempi. Proprio per questo, Oliver Camponovo rimane sempre aggiornato sul loro andamento, dimostrando che questa criptomoneta può fare gola anche ai più esperti.

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NFT e calcio, Crypto.com sponsor di Coppa Italia

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OLIVER CAMPONOVO NFT CALCIO - La rivoluzione digitale sta passando dal mondo finanziario, e come tutti sappiamo quest’ultimo influenza qualsiasi settore immaginabile. Per l’appunto, la tendenza del momento è sfruttare criptovalute e NFT (Non Fungible Token), tuttavia mai prima di oggi hanno trovato spazio nel calcio. Infatti la serie A diventa pioniere a livello mondiale, creando la prima sponsorizzazione della storia con una società di criptovalute e NFT. L’analista ed esperto di criptovalute Oliver Camponovo ha accolto questa notizia con gran stupore.

 

 

La notizia della sponsorship di Crypto.com

 

La sponsorizzazione sarà attuata dal sito di criptovalute e NFT Crypto.com in occasione della partita finale per la Coppa Italia tra Atalanta e Juventus. Questa collaborazione dà il via al legame tra NFT e l’intero mondo del calcio, infatti questa collaborazione è la prima in tutto il mondo. 

L’annuncio è arrivato dai social network: il 6 maggio è giunta la notizia della collaborazione. La novità riguarda l’evento conclusivo della Coppa Italia, ma è probabile rivedere altre collaborazioni. 

Ci auguriamo che questa collaborazione comporti una maggiore conoscenza degli NFT per gli italiani, offrendo un nuovo approccio all’acquisto di prodotti indirizzati agli appassionati. Come vedremo, il nuovo sponsor offrirà degli NFT che includono tantissimi contenuti speciali riguardanti uno degli eventi più importanti del calcio italiano.

 

Gli NFT applicati al calcio: cosa venderanno nel mercato digitale

 

Nel mercato digitale, gli NFT rappresentano un meccanismo con cui è possibile vendere contenuti immateriali garantendo la loro unicità. Nel caso di un evento di calcio, potremo assistere alla vendita di materiale davvero appetibile per i più accaniti.

Come hanno preannunciato in una nota, gli NFT rappresenteranno il trofeo ufficiale della Coppa Italia, gli highlights della partita e molto altro. Perciò, nel momento in cui saranno venduti, gli acquirenti diventeranno proprietari di un contenuto unico (per esempio, un video) che non può essere imitato.

La nuova collaborazione ha portato una ventata di innovazione nel calcio, unendolo al mercato finanziario con un nuovo legame. Gli esperti del settore finanziario, come Oliver Camponovo, hanno accolto con entusiasmo la notizia, augurandosi che gli NFT si aprano a un nuovo mercato.

 

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L’opera di Banksy bruciata e venduta in NFT

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OLIVER CAMPONOVO BANKSY NFT - Pensando all’arte ci viene spontaneo immaginare quadri, dipinti, musei e sculture. Tuttavia queste non sono le uniche realizzazioni possibili: negli ultimi anni sono nati nuovi modi per esprimersi e riguardano il mondo digitale. Le opere digitali hanno preso piede tanto da diventare mainstream e coinvolgono un enorme mercato internazionale. Anche gli strumenti usati sono nuovi e più adatti allo scopo: si chiamano NFT e grazie all’interesse di Oliver Camponovo potremo scoprire il loro potenziale.

 

 

Che cosa sono gli NFT e cosa offrono

 

I cosiddetti NFT (Non Fungible Tokens) sono uno strumento completamente digitale: possiamo definirli come gettoni con caratteristiche uniche per ognuno di essi. Gli NFT rappresentano un oggetto qualsiasi che può essere fisico o digitale anch’esso: per esempio, si può avere un NFT che rappresenta un mobile, o un altro che rappresenta un’immagine digitalizzata. Infatti la sua applicazione all’arte digitale è arrivata in modo spontaneo.

Gli NFT hanno determinate caratteristiche: la non-interoperabilità, l’indivisibilità, l’indistruttibilità e la verificabilità. Significa che ognuno di questi gettoni è unico e di conseguenza non esistono altri NFT con cui può essere scambiato. Inoltre, data la loro natura digitale, possiamo facilmente verificarne l’autenticità e una volta creati non possono essere distrutti. In altre parole, gli NFT sono come dei documenti digitalizzati a cui associamo un bene: comprando l’NFT otteniamo quel bene con molte garanzie annesse.

 

L’opera bruciata di Banksy: come si collega agli NFT

 

Il famosissimo street artist Banksy è rinomato per le sue opere irriverenti e provocatorie. Ha fatto moltissimo scalpore la sua opera “Bambina con palloncino” battuta all’asta per 1,2 milioni di euro e distrutta nell’istante successivo alla vendita. Stavolta non ha attuato lui la performance: la società americana Injective Protocol, che tratta blockchain e finanza decentralizzata, ha commissionato la distruzione del quadro “Morons”. Il giovane ripreso nel video ha subito chiarito l’intento: hanno bruciato il quadro per poter vendere la sua versione digitale grazie agli NFT. Così facendo, quel NFT è l’unica testimonianza rimasta e garantita del quadro di Banksy.

Ecco che si scopre il ruolo del NFT nel caso di Banksy: quel NFT ha permesso la vendita di un’opera che non esiste più fisicamente, ma virtualmente. Infatti il prezzo di vendita parla da sé: la versione fisica valeva 95mila dollari, mentre l’NFT è stato battuto all’asta per 382mila dollari. Un evento unico nel suo genere che lascia molto da pensare sia agli appassionati di arte sia agli esperti di finanza, come Oliver Camponovo.

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