Il calcio tra criptovalute e metaverso, le parole di Oliver Campono

OLIVER CAMPONOVO CRIPTOVALUTE CALCIO - La blockchain ha molteplici opportunità di implementazione e di utilizzo nel mondo del calcio e dello sport in generale. Diversi club, leghe e atleti si sono dimostrati disposti ad abbracciare la tecnologia della blockchain in modi diversi: chi vendendo spazi pubblicitari a società crypto, chi, soprattutto alcuni club, accettando semplicemente di apparire in una pubblicità o di mettere i loghi di società crypto sulle maglie della loro squadra. Vediamo qualche esempio con Oliver Camponovo che esplora il mondo delle critovalute, della blockchain e del Metaverso nel calcio.

Cosa è la blockchain nelle parole di Camponovo

È molto probabile che abbiate sentito parlare di blockchain. Secondo il World Economic Forum, insieme all’intelligenza artificiale, la blockchain sarà la tecnologia chiave del 2020: è quindi importante capire cosa sia, come funziona e quale potrà essere l’impatto sul proprio settore economico. La volontà di apprendere i meccanismi della blockchain non deve indurvi a voler conoscere ogni dettaglio del suo funzionamento, perché potreste “spaventarvi” dall’approccio e dalla complessità di questa tecnologia completamente nuova. Il vostro obiettivo deve essere capirne il concetto, lo scopo e il suo potenziale utilizzo, esattamente come un utente medio che non sa esattamente come funzioni internet o un motore di un veicolo, ma che allo stesso tempo continua a navigare in rete e a utilizzare l’automobile tutti i giorni.

Molte persone fraintendono i termini e i concetti, commettendo errori tipici. La blockchain NON è una crypto moneta, NON è un linguaggio di programmazione e NON è una codifica crittografica.

La blockchain è una nuova tecnologia. Come dice il nome inglese, è una sequenza di blocchi di transazioni che vengono incatenati tra loro, distribuiti tra gli utenti e iscritti in un registro. In altre parole, è un registro (libro mastro) incorruttibile, costruito usando una combinazione di tecnologie.Il valore della tecnologia blockchain deriva dalla sicurezza distribuita del sistema. Per questo motivo, la blockchain potrebbe essere anche definita come una tecnologia creata integrando precedenti tecnologie già esistenti e ideando un nuovo protocollo di utilizzo. Attualmente, vi sono diverse blockchain nel mondo, alcune basate su protocolli privati, altre su protocolli pubblici.

I concetti chiave per creare una blockchain sono:

1) un libro mastro immutabile;

2) un hash crittografico;

3) una rete peer to peer (P2P);

4) un protocollo di consenso;

5) un meccanismo di convalida dei blocchi. Ma qui entreremmo in dettagli che non servono allo scopo di questo articolo

Complesso Sportivo

La vendita di token di utilità da parte di club calcistici come forma di finanziamento diretto

A quanto racconta qualche esperto, dietro il nostro fanatismo sportivo si nasconde in realtà qualcosa che va oltre il semplice livello emozionale. Soprannominato il “complesso sportivo”, la scienza ha dimostrato che, per impeto, la fedeltà a una squadra sportiva può essere simile all’identificazione con la nazionalità, l’etnia e il sesso, un concetto riassumibile nella frase: “penso, quindi sono…. un tifoso del Milan“. Spesso questa autoidentificazione con una squadra sportiva porta a livelli di euforia altrimenti impossibili, e non si può non ammettere che il “complesso sportivo” non sia reale: del resto innumerevoli video virali di televisori distrutti e freakouts sfrenati lo hanno dimostrato! 

Ma il fatto che i tifosi siano disposti a cercare continuamente una minima spinta di felicità, avendo spesso in cambio solamente momenti di agonia, dimostra quanto sia fanatico il fanatismo. E, contrariamente a molte narrazioni e percezioni, i millennials sono in sintonia con la visione e il consumo di sport come le generazioni precedenti, e il loro rapporto con la tecnologia li rende capaci di cogliere l’occasione per ottenere ancora più contenuti sportivi.

Fans dello sport di fantasia

I fan, soprattutto nell’era degli sport di fantasia, sono sempre alla ricerca di più contenuti, di un margine maggiore e di “chicche” che possano aiutarli a dimostrare il loro fandom tra amici. Mentre molti club non lo farebbero mai, una piattaforma in abbonamento che ospita aggiornamenti interni, metriche proprietarie, media visivi e altre forme di contenuti incentrate sulla squadra, potrebbe facilmente convincere i tifosi irriducibili a pagare decine di euro per accedervi. Ottenere questi risultati economici è diventato sempre più difficile nell’era del ciclo di notizie sportive gratuite ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette: tuttavia, le piattaforme blockchain a pagamento anche con token di utilità, piene di contenuti unici e non replicabili, potrebbero separare ulteriormente il vero fan dagli imitatori. La Juventus, insieme alla piattaforma Socios, ha lanciato un token di utilità che permette ai propri tifosi di votare su iniziative del club.

La vendita di security token di utilità da parte di club calcistici come forma di finanziamento diretto

Mentre molti club non hanno bisogno di affidarsi a finanziamenti esterni da parte dei tifosi per ingaggiare giocatori, costruire nuove strutture e competere, esistono campionati professionistici in tutto il mondo che possono utilizzare tutto il flusso di cassa a disposizione. Prendiamo il club di calcio spagnolo Leganes, il quale vale circa 5,25 milioni di dollari, e incarna il tipo di club potenzialmente maturo sia per un modello di investimento esterno, sia per ottenere un maggiore seguito, sia per un vero sostegno finanziario. Diversi servizi basati sulla blockchain stanno utilizzando security token e smart contracts (contratti intelligenti) per promettere ai tifosi future quote di reddito in cambio di finanziamenti immediati. Questa attività permette ai tifosi di avere una partecipazione ancora maggiore nei loro club, e al contempo consente ai club di premiare questa fedeltà con i risultati grazie al capitale aggiuntivo.

Tokenizzazione di diritti sportivi di calciatori (e atleti in generale)

Prendiamo in considerazione alcuni dati: il salario medio di un giocatore di Serie A è superiore ai 500’000 euro a stagione, mentre quello di un giocatore di Serie C è mediamente di 50’000, scendendo drasticamente nelle leghe minori; inoltre, pochissimi tra i minorenni che provano la carriera calcistica si arricchiscono e, in caso di infortuni o di difficoltà impreviste, tutto può finire in fretta, e la prospettiva della povertà diventa così un rischio concreto. Così, c’è chi investe su giocatori di leghe minori in cambio di una percentuale dei futuri guadagni: in genere, con un pagamento iniziale di 250’000 euro, sarebbe possibile acquistare il 10% dei futuri guadagni di un giocatore professionista di leghe inferiori. Utilizzando tecniche di intelligenza artificiale e machine learning sarebbe possibile attuare investimenti mirati, ottimizzando il proprio portafoglio giocatori.

Non c’è quindi da stupirsi se i giocatori delle leghe minori, consapevoli di essere potenzialmente soggetti a infortuni in qualsiasi momento, non si lasciano trasportare dal rimpianto, anche se arrivano a consegnare il 10% dei propri futuri e ipotetici guadagni milionari (qualora riescano nella carriera sportiva). Si tratta essenzialmente di una pesante polizza assicurativa senza fili nascosti. Questo modello funziona particolarmente bene anche grazie alla blockchain.

“La tokenizzazione dei futuri diritti di atleti amatoriali e professionisti di basso livello in cerca di finanziamenti per il lancio della loro carriera ha ancora dei nodi da sciogliere, ma si tratta di una proposta davvero rivoluzionaria per coloro che cercano di perseguire una carriera atletica professionale.” Oliver Camponovo

Piattaforme che permettono agli investitori di visionare il trackrecord e le credenziali di un atleta e poi fornire fondi immediati per una promessa di una sorta di futuro taglio dei guadagni dell’atleta stanno abbracciando la blockchain per tenere le parti ai loro accordi. Esistono alcune questioni etiche e logistiche da affrontare, ma l’idea ha anche un peso per coloro che capiscono quanto lo sport amatoriale sia diventato competitivo e quanto denaro sia necessario per livellare il campo di gioco.

Premiare l’interazione dei fan e la creazione di contenuti

Anche se la GoPro non è tecnicamente un club sportivo, la loro campagna pubblicitaria virale è il frutto di un ingegnoso marketing sportivo. Attraverso la sua campagna “Be a Hero”, l’azienda ha permesso ai clienti di diventare le potenziali star della loro pubblicità, diventando sinonimo di contenuti generati dagli utenti. Le campagne lanciate dalle marche sportive alla ricerca di un maggiore input e interazione da parte dei fan non sono una novità. Esistono innumerevoli altre campagne, concorsi e promozioni che, per quanto banali, ci ricordano che la valorizzazione del tifoso risiede soprattutto nell’essere un franchising o nel competere in campionato rilevante. Gli appassionati di sport, e in particolare di calcio, sono noti per essere irriducibili fan. L’atletica rappresenta il nostro sbocco vicario, che fa emergere il nostro lato più tribale. Le leghe e i club più ingegnosi trovano modi nuovi per attingere a questa rabbia.

“Il punto è che i club che trovano il modo di premiare i tifosi, riusciranno anche ad attrarne di nuovi, ampliando contemporaneamente il loro bacino d’utenza e il loro valore.”

Oliver Camponovo

Alcuni concetti interessanti della blockchain includono la ricompensa per i tifosi per aver interagito con i siti dei club, per la loro condivisione dei contenuti e dei post di gradimento, per l’accumulazione di gettoni unici che possono essere scambiati con merce o altri premi di valore: insomma, una sorta di programma di fidelizzazione per i tifosi sportivi. I club possono anche organizzare concorsi su piattaforme blockchain, legando identificatori unici ai tifosi che possono acquistare i biglietti per gli eventi del club e, di conseguenza, partecipare a concorsi o omaggi. Inoltre, i club possono utilizzare una piattaforma blockchain per ricompensare i tifosi che, per esempio, illustrano un avatar originale di Twitter per l’account del club, con gettoni riscattabili per il merchandising e altri gettoni legati al club. Alcune start-up italiane, come Ubiatar e Friendz, hanno portato avanti dei test in questo senso, anche se non indirizzati al mondo del calcio (ma chissà che questo articolo non le stimoli a provarci…)

Il bagarinaggio dei biglietti (anche detto secondary ticketing o scalping) nel mondo del calcio, ma non solo, è diventato un grande problema. Il secondary ticketing, la rivendita a prezzi maggiorati di biglietti per ogni genere di eventi, è un vero e proprio mercato parallelo ai canali di vendita ufficiali, alimentato dall’alta richiesta del pubblico di assistere a concerti, spettacoli, rappresentazioni teatrali e appuntamenti sportivi che spesso fanno registrare il tutto esaurito. Secondo un rapporto del 2017 della società inglese di analisi e ricerca Technavio, si stima che questo business – dominato da società internazionali come Viagogo, Stubhub, Seatwawe e numerose altre – raggiungerà entro il 2020 un valore pari a 15,19 miliardi di euro a livello mondiale.

Con i venditori online permane comunque una certa garanzia che il biglietto non sarà un’imitazione. Grazie alla blockchain e con le piattaforme di biglietteria intelligenti che utilizzano questa tecnologia per la custodia di un biglietto fino al venditore finale, i tifosi avrebbero un modo per garantire che non gli venga negato l’ingresso perché il loro biglietto è un falso. Queste registrazioni sono immutabili e documentano ogni scambio, così gli utenti sarebbero in grado di risalire al venditore originale prima di biforcare il loro denaro.

Registrazione e condivisione sicura dei dati sulle prestazioni

L’analisi delle prestazioni sportive si è enormemente diffusa in ogni campionato sportivo professionistico, poiché nuove tecnologie (i sensori in particolare) hanno permesso di tracciare le prestazioni individuali come mai prima d’ora. Questi dati sono diventati un vero e proprio patrimonio. La loro analisi permetterebbe infatti di individuare prima di altri giocatori di talento, oppure misurare le prestazioni individuali o lo stato di salute medio di una squadra, e consentirebbe una migliore valorizzazione di giocatori, e un’ottimizzazione dei costi di sponsorizzazione. Inoltre, darebbero l’opportunità per chi opera nel mondo del gioco di posizionare in modo più preciso le scommesse. 

Capita l’importanza di questa nuova tendenza, si comprende per esempio perché un direttore dello scouting dei St. Louis Cardinals sia stato condannato a 46 mesi di carcere per aver hackerato il database interno del rivale Houston Astros per ottenere informazioni sulle prospettive delle leghe minori.

Mentre gran parte dei dati derivati dalle prestazioni sportive oggi, comprese molte delle statistiche sopra citate, sono adatti al consumo pubblico, molti club preferiscono mantenere i loro dati proprietari all’interno dell’azienda. L’utilizzo di una piattaforma che permetta di condividere i dati tra allenatori, direttori generali e i giocatori stessi senza essere potenzialmente hackerati, duplicati o estratti senza autorizzazione, fornirà una facile comprensione e un rapporto fruttuoso, senza permettere di portare con sé algoritmi e dati critici a chi va a lavorare per un nuovo club. La blockchain permette di risolvere questo problema in modo semplice.

Decentralizzazione della partecipazione sportiva fantasy e pagamenti

Gli sport fantasy, e il fantacalcio in particolare, sono diventati più mainstream di quanto i loro fondatori abbiano mai immaginato. Il fantasy sport genera miliardi di dollari a livello globale. Non esistono stime ufficiali per il fantacalcio in Italia, ma si pensa che superi le decine, se non le centinaia, di milioni di euro. Gli uffici, i bar e le chat di gruppo sono diventati il dominio dei giocatori di fantasy sport, che si divertono a competere tra amici e a rendere praticamente ogni gioco più interessante.

Tuttavia, non è sempre facile assicurarsi il pagamento. Infatti, non è raro che il giocatore rinvii il pagamento fino alla quarta o quinta settimana della stagione, quando si rende conto che la sua squadra non “carbura”, e decide quindi di non pagare affatto la sua quota. Dopotutto, se solo il 67% dei giocatori è impiegato a tempo pieno, non si tratta del giocatore più stabile dal punto di vista finanziario, o affidabile dal punto di vista demografico.

Esistono già Initial Coin Offering che spingono gettoni fantasy sport decentralizzati, ma la blockchain potrebbe funzionare come un potenziatore ancora più semplice per varie piattaforme di questo tipo di giochi. Una piattaforma blockchain collegata a una lega potrebbe garantire che nessuna squadra di giocatori sia sbloccata fino a quando le loro quote non siano pagate; una tale piattaforma potrebbe anche permettere ai giocatori di prendere il controllo della squadra di un altro giocatore scambiando fondi o gettoni. Ci sono diverse possibilità promettenti per la tecnologia blockchain per migliorare il già massiccio panorama degli sport fantasy.

Trasparenza per i test antidroga

La blockchain potrebbe fornire una catena inattaccabile di custodia per il test antidroga, riducendo seriamente la quantità di dicerie che possono creare un falso positivo o causare sospetti ingiustificati su un test legittimamente fallito. Un sistema più universalmente accessibile di test falliti e superati può ridurre la fiducia in un sistema in cui le squadre o le nazioni hanno molti incentivi a nascondere i test positivi, dal college ai ranghi professionali.

Servizi di streaming sportivo per singoli eventi/partite

Non c’è dubbio che le principali reti con abbonamenti annuali non vanno da nessuna parte, soprattutto quando si tratta di programmazione sportiva. Eppure, ci sono innumerevoli appassionati di sport millenari che sarebbero disposti a pagare per singoli eventi sportivi, ma non a sottoscrivere un anno o due di contratto di streaming, webtv o di servizio via cavo.

Un esempio tratto da un altro sport, la recente resa dei conti tra Khabib Nurmagomedov e Conor McGregor ha venduto “molto più di due milioni” di abbonamenti individuali, una tantum, a pagamento con un fatturato netto di circa 162 milioni di dollari. Per un singolo incontro! Questi tifosi di solito si recano in un bar locale o a casa di un amico per assistere a questi eventi, il che rappresenta una perdita di entrate per le reti e i proprietari dei diritti, che perdono una potenziale vendita semplicemente perché non esiste una piattaforma per un singolo evento.

Il concetto di un servizio on-demand per singoli eventi sportivi che attraversano le linee sportive, sostenuto da contratti intelligenti (smart contracts) basati su blockchain che rilasciano il contenuto una volta ricevuto il pagamento, è molto promettente sia per gli spettatori, sia per i campionati, sia infine per le reti.

Rimanete sintonizzati e continuate a istruirvi, vi permetterà di beneficiare di questi cambiamenti strutturali.

Davide Moscardelli guida la rivoluzione nel calcio con Il Barbaverso

Dopo la blockchain e le varie forme di token è il momento per il calcio di sperimentare anche l’altro lato del web3: il metaverso. E lo fa con Davide Moscardelli.

Dalla collaborazione con il bomber Davide Moscardelli (e la sua iconica barba) e la tecnologia 3D di Advepa nascono due nuovi format, Il Barbaverso e Il Barbaflash, per parlare di calcio e non solo in maniera virale. Sarà l’avatar di Davide Moscardelli a condurre la trasmissione online, con la collaborazione della giornalista Arianna Botticelli, in un innovativo studio interamente 3D. 

Davide Moscardelli curerà due format video per commentare tutto ciò che avviene nel mondo del calcio all’interno del metaverso. La prima puntata è in programma per lunedì 21 novembre e per accedere basterà scaricare l’app Barbaverso per IOS e Android e cominciare ad interagire nella piattaforma del metaverso.

Per entrare a far parte come pubblico al programma basta scegliere il proprio avatar e raggiungere Davide Moscardelli nello studio 3D per parlare di calcio e di sport anche in compagnia di molti ospiti! Ogni lunedì alle 18, appuntamento dunque con IL BARBAVERSO

Partirà poi anche un appuntamento con Davide Moscardelli in versione avatar nel mondo del metaverso e dei social: BARBAFLASH. Pillole di pochi minuti sui principali argomenti di calcio e di attualità per restare sempre aggiornati in compagnia del bomber Moscagol.

Inflazione, i dati di Unione Europea e Svizzera

OLIVER CAMPONOVO INFLAZIONE – Tutto aumenta di prezzo: elettricità, cibo, automobili e tasse. Ogni giorno, notizie più terribili sull’aumento dei costi dimostrano quanto sia diventata seria la minaccia dell’inflazione.

Inflazione, la situazione nell’Unione Europea e in Svizzera

Lo scorso anno l’inflazione nella zona euro e in Germania è stata sostanzialmente più alto rispetto ai livelli svizzeri. Il tasso d’inflazione annuale della zona euro è attualmente al 8,9% (stima luglio 2022, Eurostat). È considerevolmente più basso in Francia e a Malta (entrambe 6,8%. Mentre è più alto in Estonia (23,2%), Lettonia (21,3%) e Lituania (20,9%).

Nel 2021 il paese con il tasso di inflazione più alto per la zona euro era la Germania con 4,1%, ovvero più del doppio dell’obiettivo a lungo termine della BCE del 2%. 

L'inflazione continua ad aumentare però anche in Svizzera. I dati pubblicati dall'Ufficio federale di statistica (UST) rivelano che in maggio l'indice dei prezzi al consumo si è attestato a 104 punti, in progressione dello 0,7% rispetto ad aprile e con un incremento annuo del 2,9%. 

Il valore del franco rispetto all’euro

Il giorno 23 agosto 2022 il franco franco ha raggiunto il valore massimo di sempre rispetto all’euro. Stando ai dati Swissquote la moneta unica dell’Unione è scesa sotto i 0,9553 franchi. Nella giornata di ieri aveva fatto segnare un 0,96 franchi. 

Sono molteplici i fattori che hanno portato a questa situazione, tra cui la prospettiva di una crisi energetica. Questo però non deve far adagiare sugli allori il governo e le banche svizzere, come anche gli stessi privati elvetici. 

L'inflazione negli Stati Uniti e nell’eurozona sembra rappresentare una minaccia più significativa per la Svizzera di quanto la BNS non riconosca oggi.

Le soluzioni all’inflazione secondo Oliver Camponovo

In tempi ancora non sospetti, Oliver Camponovo scriveva questa sulle possibile soluzioni all’inflazione: 

La questione, a mio parere, dovrebbe essere almeno discussa, con due possibili interventi della BNS:

(a) Ridurre o eliminare gli interventi sul mercato dei cambi per ridurre o eliminare le importazioni di inflazione. Il tasso di cambio del franco svizzero verrebbe d’ora in poi fissato esclusivamente dal mercato, con un conseguente aumento (significativo?) del CHF contro EUR e USD. Ma cosa succederà alla forte posizione finanziaria della BNS? I loro attivi e i dividendi versati ai cantoni per completare il loro bilancio mal gestito si esauriranno?

(b) L’intervento continua, e l’inflazione viene importata dall’estero, provocando uno “shock dei tassi d’interesse”, una crisi immobiliare e forse una crisi bancaria in Svizzera.

La seconda opzione, a mio parere, è la più probabile. Che ruolo avrà la politica svizzera? Proteggeranno le loro banche (come hanno sempre fatto), o proteggeranno la BNS e il suo portafoglio di asset?Per saperne di più: “L’inflazione dilaga e la BNS sonnecchia”

Criptovalute e Blockchain uniscono la Svizzera e gli Emirati Arabi

CRIPTOVALUTE BLOCKCHAIN SVIZZERA DUBAI  - Gli Emirati Arabi Uniti hanno dato il via alla strategia legata al Metaverso. Il governo di Dubai punta, infatti, a creare 40.000 posti di lavoro nel settore del virtuale entro il 2030 e a incentivare le aziende del territorio ad affidarsi sempre più alla tecnologia della Blockchain. Stesso obiettivo che si prefigge anche la confederazione elvetica con la quale è nata una nuova partnership. 

Criptovalute e blockchain si apre un asse Svizzera Dubai

È per questo motivo che è nato il patto di collaborazione tra Crypto Oasis di Dubai e la Crypto Valley Association con sede in Svizzera. Le due associazioni hanno infatti stretto un accordo volto a collegare le imprese e promuovere la crescita nel settore blockchain e criptovalute. 

Entrambe le associazioni sono state fondate da Ralf Glabischnig, che nel suo percorso imprenditoriale ha cercato di rendere il cantone di Zugo una specie di Silicon Valley del mondo cripto, una "crypto valley". È proprio a Zugo che ha sede la Crypto Valley Association (CVA) che guida la partnership con la controparte degli Emirati Arabi Uniti con sede a Dubai. 

La Crypto Valley Association, pur supportata dal Governo di Berna, rimane un’associazione indipendente, che cerca di mettere in comunicazione tra loro start-up e imprese già inserite, o interessate, al settore blockchain e criptovalute. La Crypto Oasis ha un funzionamento molto simile alla controparte Svizzera, ma si concentra maggiormente sul Medio Oriente e riunisce molte più realtà, come aziende, singoli investitori e collezionisti, start-up, istituti di ricerca, fornitori di servizi ed associazioni legate alla pubblica amministrazione. 

Gli obiettivi di Crypto Oasis e Crypto Valley Association

"Questa alleanza collegherà un mondo blockchain frammentato collegando la Svizzera, che è all'avanguardia della tecnologia dirompente, con il Medio Oriente, che è tutto pronto a diventare il nuovo hub per crypto e blockchain."

Lo ha affermato Faisal Zaidi, co-fondatore di Crypto Oasis che sarà a capo del progetto nel versante di Dubai. La CVA dell’EAU ha già riunito più di 1.100 organizzazioni del posto. L'obiettivo però è quello di arrivare a 1.500 entro la fine del 2022. Più complicate sono invece per la sede svizzera che ci ha messo sei anni per coinvolgere 1000 realtà, ma che spera di poter crescere più velocemente nel futuro prossimo. 

La speranza è infatti quella di riuscire a rendere più facile la crescita e l’adozione delle criptovalute e delle blockchain da parte di imprese e start up che potranno condividere conoscenze con altre realtà sparse in più parti del mondo. 

LinkedIn, il pericolo delle crypto truffe

LINKEDIN CRYPTO TRUFFE - Social network e criptovalute, una combinazione che non è sempre una buona notizia. Infatti gli utenti che segnalano la perdita di guadagni di vita attraverso falsi investimenti in criptovalute stanno aumentando. I criminali informatici non conoscono limiti per la realizzazione di attacchi di phishing.

L’inchiesta della CNBC

La società californiana, acquisita da Microsoft nel 2016, utilizza l'intelligenza artificiale e un team di esperti per identificare account falsi e tentativi di truffa (le percentuali sono rispettivamente del 96% e del 99,1%). Nonostante questo, come dimostrano casi recenti, i truffatori riescono ancora a ingannare gli utenti.

LinkedIn, il più grande social network per la ricerca di professioni e di lavoro, è infatti stato preso di mira da alcuni cybercriminali. Continui gli attacchi di phishing e comunicazioni da parte di truffatori, che ingannano utenti interessati alle cryptovalute. Il caso evidenziato dalla CNBC, accaduto durante la prima settimana di giugno, ha fatto il giro del web ed è stato confermato dalla stessa azienda con un comunicato ufficiale. 

Come si svolgono le cripto truffe su linkedIn

È un agente dell’FBI a spiegarlo in un’intervista rilasciata alla CNBC. Per prima cosa viene aperto un profilo fake, il quale servirà a contattare diversi utenti, tramite il servizio di messaggistica diretta messo a disposizione da LinkedIn. Vengono consigliati investimenti in criptovalute e, ovviamente, facili guadagni. Dopo aver convinto la vittima ad effettuare un investimento su alcune note piattaforme, i cybercriminali convincono la vittima a migrare la somma su un sito esterno. La somma, apparentemente investita, scompare nel nulla.

Alcune testimonianze

A dimostrazione del procedimento c’è una testimonianza riportata da LinkedIn stesso. Un presunto manager di una società ha contattato una vittima consigliandole di investire $ 400 attraverso Crypto.com. Ha poi aumentato l'importo e spostato i soldi in un sito gestito dal truffatore, perdendo tutto (quasi $ 290.000). 

La blockchain a supporto dell’ambiente & riciclaggio

OLIVER CAMPONOVO BLOCKCHAIN RICICLAGGIO - In un contesto in cui la gestione dei rifiuti ha raggiunto situazioni critiche, le nuove tecnologie devono essere sfruttate per creare un cambiamento. La blockchain è emersa come soluzione per tracciare e rendere immutabili e non falsificabili i dati e per far rispettare le politiche, monitorare i fondi e le donazioni, fornendo un sistema di ricompense efficiente e trasparente.

Per saperne di più ---> Oliver Camponovo: la blockchain a supporto dell’ambiente & riciclaggio

Oliver Camponovo: Come i mercati azionari (USA) hanno dimenticato la realtà economica

OLIVER CAMPONOVO MERCATI FINANZIARI - Investire con successo significa trovare le inefficienze e gli errori nei mercati e aspettare che vengano corretti – e ci potrebbe essere un investitore che si trova di fronte a un’unica persona. C’è un crescente divario tra l’andamento dei mercati e i dati economici, che indica una recessione di proporzioni storiche.

Oliver Camponovo: L’andamento dei mercati e i dati economici

Un’economia debole porta a meno profitti, un’idea che dovrebbe trascinare i mercati più in basso. Sì, i prezzi delle azioni sono scesi dall’inizio dell’anno, ma i recenti rialzi hanno confuso gli esperti. Sono tra i gestori di fondi e gli economisti che rimangono incredibilmente pessimisti. Ci sono due modi per affrontare la questione del perché il mercato azionario è sembrato così impermeabile allo stato del mondo reale. Cerchiamo di analizzare rapidamente ciò che sembra così confuso.   

Per leggere l'articolo completo: Oliver Camponovo: Come i mercati azionari (USA) hanno dimenticato la realtà economica

Le criptovalute scelgono l'ambiente

BLOCKCHAIN PROOF OF STAKE – Le tecnologie DTL – Distributed Ledger Technology – come la blockchain, si portano dietro, fin dal momento della loro messa in rete, critiche relative all’impatto ambientale. La blockchain Ethereum ha annunciato di essere pronta a lasciare il vecchio metodo di convalida con uno nuovo in grado di arrestare ogni critica relativa alla sostenibilità ambientale. 

L’impatto ambientale delle criptovalute 

Il Bitcoin/Ethereum Energy Consumption Index dell’Università di Cambridge, centro addetto a esaminare l’impatto ambientale della blockchain, ha evidenziato che per effettuare una singola transazione di Bitcoin ci voglianocirca 2.100 kilowattora (kWh). Non solo ha stimato che solo nel 2021 i bitcoin hanno prodotto oltre 56,8 milioni di tonnellate di CO2. Sono numeri che impressionano se si pensa che l’energia necessaria per alimentare una transazione di bitcoin equivale a quello che consuma una famiglia media statunitense in 75 giorni. A inizio 2022 invece il Bitcoin ha consumato 138 terawattora all’anno, più dell’intera Norvegia.

I dati raccolti dalla Bitcoin/Ethereum Energy Consumption Index dell’Università di Cambridge riguardano solo i bitcoin, ma dobbiamo tenere presente che le tipologie di criptovalute esistenti sono molteplici. Ognuna con il suo consumo di energia e produzione di CO2. 

Cosa provoca l’alto consumo delle criptovalute

Sono molte le contestazioni rivolte alla tecnologia della blockchain e tutto ciò che vi deriva. In particolare è il processo del mining a essere messo sotto accusa. Si tratta del processo di condivisione della potenza di calcolo dell’hardware partecipanti alla rete. Ovvero delle operazioni necessarie per generare nuove criptomonete, verificarne l’autenticità e certificare le varie transazioni. Il mining oggettivamente richiede un alto tasso di energia:

L’alto consumo di energia richiesto dal processo di mining è giustificato dal sistema, che ad esempio viene utilizzato per la realizzazione dei Bitcoin, Proof-of-work (PoW). Si tratta di un particolare algoritmo volto a scoraggiare attacchi hacker e abusi sulla rete. Una caratteristica chiave di questi schemi è la loro asimmetria: il lavoro deve essere moderatamente complesso (ma fattibile) dal lato richiedente ma facile da controllare per il fornitore del servizio (service provider).

Il PoW comporta alti costi, sia economici, che dal punto di vista di consumo energetico e di emissioni. Questo perché prevedere numerose operazioni risolvibili solo dai computer con più alto rendimento computazionale, che impiegano comunque molto tempo per lavorare. Infatti, la rete è in grado di gestire fino a circa sette transazioni al secondo, ma richiede circa 10 minuti per confermare ogni transizione in arrivo. In questi 10 minuti si forma un nuovo blocco. 

Dalla Proof of Work alla Proof of Stake – da Bellatrix a The Merge                   

Le realtà di blockchain esistenti stanno cercando di trovare una soluzione più economica e più attenta all’ambiente. Sembra esserci riuscita, Ethereum. La seconda blockchain più diffusa al mondo si sta preparando a mettere da parte il PoW per adottare, dal 19 settembre 2022 il PoS, Proof-of-Stake. 

Le criptovalute basate sulla Proof of Stake possono essere migliaia di volte più efficienti rispetto a quelle che si basano sul PoW. Si tratta di un algoritmo di consenso, il cui scopo è quello di permettere la creazione di un nuovo blocco e quindi di nuove criptomonete favorendo chi ne possiede di più. Secondo il PoS avere più monete responsabilizza il possessore e lo rende più interessato a garantire la veridicità del processo di creazione. Perché una rete disorganizzata metterebbe in pericolo la sicurezza dei propri investimenti. 

Le differenze tra Pos e Pow

Le differenze tra i due sistemi sono notevoli e comprensibili già analizzando i rispettivi nomi. Il Proof-of-Work basa il proprio meccanismo sulla prova del funzionamento, ovvero nel calcolo dello sforzo computazionale necessario a risolvere il problema matematico dietro a ogni singolo blocco. Nel PoS (prova di partecipazione) si considera invece la prova che ogni utente può fornire per dimostrare il proprio interessamento nel garantire la sicurezza della transizione. Il PoW prevede quindi l’impiego di un alto numero di computer dalle dimensioni mastodontiche per validare un’operazione, capaci di consumare moltissima energia, mentre il PoS necessita di solamente di una cauzione, presa direttamente dal proprio.

Il funzionamento del PoW prevede che ciascuno dei suoi nodi esegua un arduo lavoro di calcolo per risolvere enigmi crittografici. Nel PoS, al contrario, ciò non è necessario. Per ogni transazione viene scelto un nodo – detto validatore – sul quale convalidare l’intero blocco. La scelta viene fatta in maniera del tutto casuale, ma premia gli utenti che possiedono il maggior numero di criptovalute. I criteri utilizzati per la scelta però possono essere anche altri, come la velocità di rivendicazione, il maggior arco di tempo in cui si è presenti nella rete, ad esempio. 

Benevenuto The Merge – il sistema Proof of Stake della blockchain Ethereum

Entrambi gli algoritmi si portano dietro vantaggi e svantaggi. Il lancio del PoS da parte di Ethereum non fa eccezione. Si tratta di un’importante risposta alle critiche sulla sostenibilità ambientale della blockchain, ma potrebbe generare forti malcontenti nei sostenitori del mining. 

Solo a luglio 2022, secondo i dati rilevati dalla società The Block, il mining di Bitcoin ha prodotto 555 milioni di dollari. Fenomeno in controtendenza rispetto al momento storico negativo che stanno vivendo le criptovalute in generale. Solo il futuro saprà dirci come gli utenti e il mercato prenderanno la sostituzione di Bellatrix (l’algoritmo PoW di Ethereum), con The Merge (l’algoritmo PoS di Ethereum). 

Oliver Camponovo: Perché integrare il fattore ESG nel proprio modello di business

OLIVER CAMPONOVO INVESTIMENTI ESG – Confidereste in un’azienda che non ha a cuore il benessere dei dipendenti, la parità di genere o le politiche retributive eque? Investireste in un’azienda chimica che non compie alcuno sforzo per mitigare il suo impatto ambientale?

Anche gli investimenti guardano al green

Negli ultimi anni c’è stata una crescente attenzione a temi legati all’ambiente e ai diritti umani, che ha portato ad un radicale cambiamento anche nel mercato finanziario e degli investimenti.

Alle imprese viene chiesto di farsi sempre piú carico del loro “impatto” e di renderlo il più positivo possibile, arrivando al punto, da parte degli investitori, di valutare le organizzazioni non solo in base alle performance finanziarie ma anche in base a criteri non finanziari e al modo di gestire i relativi rischi e le opportunità.

Inoltre la maggiore sensibilitá a questo tema si riscontra nei Millennials e nella Generazione Z al punto che alcuni analisti finanziari e gestori di investimenti offrono delle linee di advisory o investimento dedicate proprio a questi fattori. Ma che cos’è un investimento ESG?  

Per conoscere la risposta a questo e altri quesiti non perderti: Oliver Camponovo: Perché integrare il fattore ESG nel proprio modello di business

NN Investment Partners porta un nuovo fondo social bond per gli impact bond

INVESTIMENTI IMPATTO OLIVER CAMPONOVO - Gli investimenti a impatto rappresentano tutti quegli investimenti a vantaggio di aziende che sostengono l’ambiente e/o il sociale. Nasce oggi un nuovo fondo lanciato da NN Investment Partners (NN IP).

Quali vantaggi hanno gli investimenti a impatto?

In parole semplici, è un ambiente in cui tutti possono vincere. Mettiamoci nei panni di una persona che voglia investire un certo capitale in un’azienda promettente. Ciò che si augura è che in un lasso di tempo ragionevole quella società si sviluppi ottenendo così un guadagno. E se, oltre all’azienda e l’investitore, potessimo tenere in conto un altro elemento altrettanto importante?

Il terzo protagonista da aggiungere è l’impatto positivo sull’ambiente e/o sulla società. Questo nuovo arrivato ci permette di sfruttare nuovi metodi per investire il nostro denaro: per esempio, oltre alle obbligazioni possiamo infatti usare i green bond, titoli riservati solo alle iniziative per ridurre l’impatto energetico nell’Unione Europea. Ecco come gli investimenti a impatto stanno avendo un grande successo e troveranno un’altra opportunità nelle aziende del Canton Ticino. 

NN Investment Partners porta un nuovo fondo social bond per gli impact bond

Nel panorama finanziario si sta investendo molto negli investimenti a impatto. Un esempio è  NN Investment Partners (NN IP) che ha annunciato il lancio del fondo NN (L) Social Bond. Lo scopo è ottenere un impatto sociale positivo congiunto a un interessante rendimento finanziario. Lo spiega Milano Finanza che ha riportando anche le parole di Bram Bos, Lead Portfolio Manager Green, Social and Impact bonds, NN Investment Partners:

"Siamo lieti di mantenere il nostro slancio nell'impact investing, svolgendo al contempo un ruolo nel finanziamento di iniziative che favoriscono lo sviluppo sociale. L'emissione di social bond è aumentata nel 2020 e nel 2021, soprattutto per il finanziamento di progetti sociali che si concentrano sulla gestione degli effetti a lungo termine della pandemia. In questo periodo, il mercato dei social bond ha raggiunto gli altri impact bond e ora ha una capitalizzazione di oltre 400 miliardi di euro, offrendo opportunità di investimento per un portafoglio di social bond ben diversificato. Nel 2022 prevediamo un emissione di 250 miliardi di euro. Le nostre prospettive di crescita sono positive e non vediamo l'ora di attingere al mercato dei social bond e di lavorare per un futuro migliore."

Nasce un programma di accelerazione per le startup del metaverso

METAVERSO STARTUP – Metaverse 4 Finance Accelerator è il programma dedicato alla crescita di tantissime startup, non solo nazionali, per favorire soluzioni tecnologiche innovative, ecosostenibili e inerenti al metaverso della finanza. Il programma è promosso dal gruppo Sella e realizzato da dpixel, con il supporto di Ogr Torino.

I dati del metaverso entro il 2030

L’evoluzione digitale prevista di qua al 2030 sarà una forte combinazione di esperienze ibride/virtuali e alta tecnologia. Questi sono i dati del Grand View Research, l’osservatorio californiano sui dati del marketing mondiale: riguardo il metaverso e gli ambienti digitali, entro il 2030 otterrà un valore globale di mercato di 678,8 miliardi di dollari, con un tasso annuo di crescita (CAGR) del +39,4%. Il mondo della finanza potrà quindi giovare di tutte le nuove esperienze digitali che sta portando il metaverso.

A chi è rivolto il programma

Il programma Metaverse 4 Finance Accellerator favorirà tutte le startup, nazionali e non, che vorranno realizzare soluzioni innovative sul mercato, attraverso le più moderne tecnologie finanziare. I requisiti principali sono:

Il programma sarà suddiviso in 4 fasi di selezione, con una durata complessiva di 6 mesi, seguito dalla verifica dei requisiti e un matchmaking finale. Le cinque startup vincitrici riceveranno 100 mila euro ciascuna, come investimento.

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